
Il bosco lussureggiante della vita

Stavolta scelgo di andare in vacanza proprio con me
E’ tempo di vacanze, viviamole al meglio coltivando la nostra umanità e tutte le qualità in essa contenute così da vivere relazioni improntate all’amore.
Bentornate vacanze malgrado i tempi che stiamo vivendo siano molto complessi, tempi che sono espressione di un mondo che deve cambiare, un mondo che ha raggiunto un limite invalicabile, un mondo che deve riflettere su se stesso e prendere delle decisioni altrimenti sarà la vita stessa a fare delle scelte, magari anche traumatiche, scelte che finalmente possano allentare la tensione che stiamo vivendo.
In ogni caso raccoglieremo ciò che avremo seminato e quindi perché fasciarci la testa prima del tempo?! Godiamoci invece per quanto possibile il nostro tempo visto che dopo due anni di mascherine, distanziamento e isolamento, finalmente potremo vivere un’estate un po’ più normale in un mondo che di normale ormai ha ben poco, un mondo che contiene tanta bellezza anche se molto spesso non siamo in grado di riconoscerla.
Riconosciamola dunque questa bellezza perché esiste anche se a volte sembra difficile se non impossibile portarla alla luce, cominciando ad uscire dalla routine quotidiana accentuata da un graduale spegnimento delle coscienze dovuto alle paure che siamo stati costretti ad assimilare e che hanno rallentato le nostre emozioni al punto tale che abbiamo cominciato ad avere paura di tutto, soprattutto dei nostri simili.
Questo continuo senso di minaccia ha fatto si che gradatamente ci siamo rinchiusi in un mondo nel quale ci sentiamo illusoriamente al sicuro facendo venire meno l’aspetto più importante, quella relazione che consente alla vita di fluire senza impaludarsi, perché se viene bloccata nel suo scorrere non può che ristagnare creando malessere… si perché non vivere le relazioni con fiducia e trasporto è sintomo di una vera e propria malattia.
Forza dunque… non facciamoci imprigionare da catene invisibili… rompiamole queste catene decidendo di vivere senza rimanere nel pantano dove siamo sospinti a vivere. Facciamo dunque cose che non facciamo di solito senza vivere le vacanze come un prolungamento della frustrazione quotidiana, magari cercando di recuperare attraverso eccessi che non sono altro che l’altra faccia della medaglia di un agire che non possiede la giusta armonia.
Per prima cosa usiamo con molta parsimonia quegli apparecchi infernali che sono i telefoni cellulari e i computer, proviamo a disintossicarci da questa vera e propria droga che ci avvelena la vita. Smettiamo di vivere la vita degli altri rincorrendola sui social perché magari la nostra non ci soddisfa… cominciamo a vivere la vita agendo cose che occupano la nostra mente durante l’anno e che viviamo con frustrazione perché non riusciamo a farle.
Usciamo dunque dai binari di una vita lamentosa dalla quale non vogliamo uscire se non a parole motivate dal fatto che non abbiamo scampo… ricordiamoci che i binari possiedono degli scambi che dobbiamo cominciare a vedere nella nostra vita senza il timore di affrontare ciò che non conosciamo. Le vacanze servono a questo, non bisogna smettere di pensare rimanendo in balia di tutto ciò che vogliono farci credere.
Le vacanze servono a togliere gli automatismi e i comportamenti compulsivi… almeno proviamoci. Dobbiamo smettere di delegare ai nostri device la comunicazione che, tra l’altro, sta diventando sempre più sterile e inefficace. Basta mettere faccine o emoticons che dir si voglia, cominciamo a metterci la faccia, la nostra faccia, parlando alle persone, comunicando loro chi siamo veramente senza avere timore di vivere un’emozione che magari ci sbarella… e che sarà mai! Abbiamo paura di vivere? Abbiamo paura di scoprire la bellezza della relazione?
Guardate che questo è l’unico modo per uscire dai tuguri nei quali ci vogliono rinchiudere… e caso mai sentissimo la voglia e la forza di uscire da questi spazi tenteranno sempre di impedircelo comunicandoci che fuori è un brutto mondo e che non vale la pena fare tutta questa fatica… meglio godersi la propria celletta che, in fondo in fondo, pensiamo di conoscere. Ma facciamola questa fatica, godiamo della vita che prorompe, godiamo del sole, del mare, della montagna… godiamo della possibilità di restare un po’ soli con noi stessi sentendo le qualità che possiamo esprimere e la forza che possiamo mettere in gioco per affermarle.
Attiriamo sempre sulla base di ciò che emaniamo e se le nostre azioni saranno essenzialmente inquinate dalla paura non possiamo aspettarci granché. Diradiamo dunque le nubi nel cielo della nostra coscienza eliminando le paure. Squarciamo dunque i veli dell’ignoranza lasciando filtrare la luce dell’amore soprattutto nei nostri confronti, magari camminando a piedi nudi sull’erba oppure osservando il cielo e perdersi in esso perché è questo che noi siamo, sospesi tra terra e cielo in un equilibrio di cui possiamo essere sempre più consapevoli perché la bellezza ci appartiene.
Siamo anime in cammino e la vita vuole per noi il meglio, smettiamo di rifiutare i suoi doni mettendo la relazione al centro della nostra vita, ricominciamo a vivere senza permettere che ci mettano in gabbia e soprattutto impariamo a riconoscerla questa gabbia perché solo chi ne è consapevole può liberarsene.
La consapevolezza è un bene prezioso coltiviamola magari cominciando a meditare e sul portale Yoga, Vita e Salute https://www.yogavitaesalute.it/ troverete tante opportunità per poterla nutrire.
Graziano Fornaciari