La SS. Trinità’: mistero dei misteri o archetipo degli archetipi? terza parte
Sogni e simboli, l’aria – prima parte
La discesa delle tre componenti della Trinità nei meandri della materia e la loro realizzazione sui piani più elevati della vita creano realtà cosmiche.
Un fondamentale contributo alla comprensione della Realtà che una esegesi corretta del concetto di Trinità ci offre, è dato dalla considerazione della natura maschile – femminile del Divino , il Padre e lo Spirito Santo, che già Papa Luciani aveva trovato il coraggio di esprimere pubblicamente quando il dieci settembre del’78 osò affermare che “Dio è nostro Padre, o meglio nostra Madre”, causando lo sconcerto della maschilissima Curia romana.
Eppure in tutte le Tradizioni registriamo la presenza di una divinità femminile, che sia l’Iside della mitologia egizia, dea della maternità e della fertilità, o la greca Demetra, dea dell’agricoltura, o la romana Cerere, o la Vergine Maria della Cristianità…. E comunque fu proprio “dallo scontro tra movimento ed inerzia, ovvero tra la polarità maschile e quella femminile, che la forza creatrice diede vita a tutte le cose”*.
Questa dinamica si ripete con suggestiva similitudine a tutti i livelli del Creato: abbiamo quindi “una prima coppia metafisica formato dallo spirito e dalla materia, il principio maschile e quello femminile; una coppia macrocosmica, formata dal sole e dal pianeta…”* in cui l’elemento maschile, il Sole, è un principio emittente fotoni di luce i quali, spostandosi in modo rettilineo, sono ricevuti dalla struttura sferica dell’elemento femminile, la Madre – Terra, ed è così che avviene la fecondazione e la nascita della vita.
Ed infine una coppia microcosmica, l’uomo e la donna, in cui gli spermatozoi sono assimilabili ai fotoni e l’ovulo al pianeta, replicando così su scala umana un processo cosmico. Consideriamo inoltre come “nel nostro universo una cosa, per poter generare un’altra cosa, deve necessariamente unirsi alla sua polarità complementare”*, ed ecco così enunciata LA LEGGE DEL TRIANGOLO. In fisica la polarità positiva e quella negativa danno origine ad un campo magnetico, in chimica l’unione di un acido ad una base genera un sale, il caldo e il freddo generano il tiepido, ecc.
Questa legge è stata intuita e codificata nella Storia della Filosofia da Hegel, ma la dialettica hegeliana è applicabile a tutte le situazioni della Vita, anche le più profonde e sottili: ad una TESI si contrappone sempre un’ANTITESI da cui si genera una SINTESI, la quale poi costituisce la tesi di un successivo passaggio. Così procede la dinamica della Vita, così si costruisce la Storia, così si svolge l’evoluzione. Anche in questa dialettica, motore del divenire, si riconosce dunque e si realizza l’archetipo della Trinità.
Ci sembra molto significativo il fatto che il concetto di Padre, oltre che essere collegato alla creatività, col nome di SHIVA nell’Induismo è associato a quella Forza che distrugge le forme, il DISTRUTTORE. In questo caso il termine distruzione non ha alcuna connotazione negativa, ma implica un processo di disintegrazione delle forme del Creato, quando queste diventano o inadeguate ad esprimere le qualità ad esse sottese, ovvero ormai inutili per averle già ampiamente realizzate, facendo trionfare l’Essenza, lo Spirito sull’Apparenza delle Forme stesse.
E alla fine ritorna il Principio Primo che inspirando riassorbe in sé tutto il Creato, ed un Manvantara (ciclo di manifestazione) si chiude con un Pralaya (ciclo di riassorbimento), in un gioco cosmico che nutre in sé il senso sublime di un accrescimento in grandezza e in coscienza di tutte le creature che vi hanno partecipato. “Sia gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, com’era nel Principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli!”
“Come in alto, così in basso, come nel grande così nel piccolo, come di dentro così di fuori”, recita la massima ermetica. Ebbene, quella trinità che informa di sé tutto il Creato, dal Macrocosmo al Microcosmo, si presenta a noi anche nelle forme pervertite delle sue energie archetipiche, quando queste si trovano a penetrare i piani più densi, distorcendo le loro qualità iniziali.
Ed ecco le tre S, nell’ordine Successo, Sesso, Soldi, e cioè la ricerca spasmodica del Successo e l’esercizio spregiudicato del Potere a fini personali come distorsione del 1° Raggio (Potere e Volontà), la pratica del Sesso come fine a se stesso e privo di contenuti emozionali nel senso di una distorsione del 2° Raggio (Amore e Saggezza), l’utilizzo improprio dei Soldi e l’accumulo di denaro non impiegato come energia che deve scorrere e fluire al pari di ogni tipo di energia, bensì in funzione dell’avidità umana, nel senso di una distorsione del 3° Raggio (Intelligenza Attiva).
In direzione opposta, andando dal basso verso l’alto, estendiamo il concetto di trinità ai piani superiori, ove i grandi LOGOI creano i mondi con le stesse modalità e qualità energetiche che sono peculiari delle sue tre componenti, VOLONTA’, SAPIENZA e ATTIVITA’. Il tutto in un crescendo di manifestazioni esprimenti una complessità e una ricchezza coscienziale sempre maggiore, a guisa di sfere concentriche che non si annullano a vicenda, ma ognuna delle quali ingloba le più piccole giovandosi del loro apporto e va ad impreziosire le maggiori, contribuendo alla grandiosità del quadro della Vita.
Logoi planetari, solari, sistemici, galattici a comporre il Macrocosmo – cellule, organi, apparati, corpi a costituire il Microcosmo – la sinfonia della Vita si dipana nella sua incomparabile bellezza, eseguita dalle sue creature e diretta dal suo ineffabile Maestro … ma oltre l’illusione delle forme, oltre il mondo delle ombre, al di là della materia, dell’energia, della mente, al di là dei vari piani di esistenza, oltre gli universi, oltre … oltre … è “ la Realtà, la radice di ogni cosa, la causa delle cause, lo Spirito Infinito, lo Stato di Coscienza in cui tutto è fuso e trasceso nell’Unità”**.
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Giorgio Minardo
*C. R. Payeur – Il potere dell’amore –
**Cerchio Firenze 77 – Dai mondi invisibili – Ed. Mediterranee (Roma)
Fonti e bibliografia: C. R. Payeur – il potere dell’amore – Ed. Bresci l’età dell’acquario (Novara)