
La SS. Trinità’: mistero dei misteri o archetipo degli archetipi? quarta parte

Se aveste fede quanto un granello di senape…
Gli antichi greci parlando di aria la chiamavano “aer” se volevano indicare gli strati più bassi ed “aether” per quanto riguarda gli strati più luminosi.
Eolo è il nome dato al vento o aria nella filosofia greca. I greci, e in particolare Anassimene di Mileto (586 a.C. – 528 a.C.) identificavano il principio della realtà nell’ànemos, il soffio vitale. L’aria per Anassimene è infinita, immensa e sempre in movimento; non necessita di un supporto a differenza dell’acqua, ed è essenziale per la vita. Egli inoltre ipotizzava che le trasformazioni qualitative della natura avessero origine nel processi di condensazione e rarefazione dell’aria: questa salendo diviene calda e rarefatta, fino a trasformarsi in fuoco, viceversa raffreddandosi e condensandosi diventa acqua, infine terra e roccia. (Wikipedia)
L’Aria come quarto elemento della Natura è l’energia vitale detta anche prana, indispensabile alla vita animale e vegetale; circonda la terra e ne costituisce l’atmosfera. Siamo permeati dall’aria, eppure questo elemento è inafferrabile al tatto e a tutti gli altri sensi: inodore, insapore, incolore… ma così presente ed importante! Quindi sembrerebbe difficile riconoscere la natura dell’elemento aria, così aereo e leggerissimo.
Ma è sicuramente più riconoscibile quando l’aria si presenta sotto forma di fruscii e si manifesta a noi come venticello che col suo tocco gentile ci accarezza dolcemente, rinfrescandoci nella calura estiva. La fragranza dei fiori, il profumo dell’erba appena tagliata e la brezza marina ricca di iodio, tanto benefica per la nostra salute, i profumi, gli odori (sia buoni che sgradevoli), le sostanze benefiche e purtroppo oggi anche i gas velenosi, vengono trasportati dall’aria. L’ascolto del vento innesca emozioni sopite nell’inconscio a volte piacevoli e a volte impulsive.
Con il suo sibilare l’aria ci richiama a qualcosa di non visibile ma presente in tutta la sua manifestazione. L’aria trasporta i suoni e i profumi come: il rumoreggiare di un fiume in piena, il fischio del treno in corsa, la musica di un concerto lontano, il profumo delle spezie che si sente nei paesi orientali e anche la fragranza di una rosa, in quanto il suono e l’olfatto non sono altro che la vibrazione dell’aria.
Oppure l’aria si presenta come vento impetuoso e distruttivo, creando mulinelli, trasportando nella sua veloce corsa tutto quello che incontra quando si manifesta come uragano o tromba d’aria, incontrollabile e inarrestabile e noi subiamo la sua potente violenza. L’inquietudine ci assale, ci sentiamo incapaci davanti a questa sua energia maestosa e distruttrice.
Per approfondire l’argomento sono disponibili i corsi di meditazione a cura dell’associazione Atman presente su quasi tutto il territorio nazionale ed in Svizzera. I corsi, tenuti da insegnanti diplomati alla scuola Energheia https://www.yogavitaesalute.it/energheia/ e sono pubblicizzati con l’indicazione delle varie località in cui si tengono sulla pagina web: https://corsimeditazione.yogavitaesalute.it/corsi all’interno del portale della consapevolezza Yoga Vita e Salute.
Luciana Mologni
Per leggere la seconda parte di questo articolo vi rimandiamo a questo link https://www.yogavitaesalute.it/sogni-simboli-aria-seconda-parte/