
Inibizione della vita

Come definiamo la spiritualità
Pasqua indica il passaggio da uno stato di schiavitù nella prigione della materia alla libertà della luce che scaturisce dalla nostra essenziale natura divina.
Pasqua è la festa della potenza creatrice della luce, del passaggio dal non essere all’Essere. La Resurrezione è il simbolo più esplicito della manifestazione divina. Pasqua è la Rinascita della Vita che celebra il suo trionfo sulla morte.
Veniamo alla luce del mondo dopo un accudimento paziente nel ventre materno, dopo una preparazione silente e nascosta tale da approntare tutto il corredo genetico necessario a proseguire autonomamente il nostro viaggio nella vita.
Alla Luce dello Spirito arriviamo (o torniamo) attraversando la densità della materia e il buio dell’ignoranza, dopo aver affinato la nostra coscienza nella fucina delle esperienze che si susseguono nel tempo secondo la Legge della Periodicità e della Rinascita. Impariamo così la finalità del dolore che ci insegna a distinguere e a scegliere il bene piuttosto che il male, fino all’estremo sacrificio per il bene della vita stessa.
Sul Calvario il dolore prelude alla trasmutazione della sofferenza terrena nella beatitudine divina raggiunta da una materia totalmente purificata ed elevata che rinasce nella luce di una consapevolezza superiore. Nella continuità dello sviluppo dall’atto del supremo sacrificio sgorga la vita eterna, unica immutabile realtà. Il sepolcro di terra o carne e ossa che per lunghissimo tempo oscura e ostacola la gloria dello Spirito finisce per trasformarsi nel suo tabernacolo. E quando finalmente la pietra rotola lasciando aperto il sepolcro la Verità non può essere più nascosta e appare il Cristo vivente dentro di noi. L’Anima che ha percorso tutto il cammino terreno immergendosi nei luoghi più profondi della coscienza ora risplende libera.
Ogni essere umano ha in nuce il germe della manifestazione divina così come un uovo contiene in sé il germe della creazione. L’inizio e la fine del processo creativo trovano il simbolo della loro perfezione nell’archetipo della totalità e dell’assoluto. Il rinnovamento periodico della natura, la rinascita ciclica e la resurrezione finale sono costantemente sotto i nostri occhi. Le forme cambiano fino a che l’essenza non sia completamente manifestata e risorga dalla prigionia della materia.
Pasqua era la solennità con cui si celebrava la liberazione degli ebrei dalla schiavitù dell’Egitto, indica perciò il passaggio ad un nuovo stato, un andare oltre le limitazioni e i condizionamenti della malattia e della sofferenza nel riconoscimento della nostra essenziale divinità, così come Gesù ci ha mostrato compiendo azioni divine in un corpo umano.
Le tre croci sul Golgota mostrano il compimento della nostra natura una e trina attraverso la crocifissione dei tre corpi della personalità nel punto più elevato del nostro essere umani, là dove termina la via crucis e splende finalmente la Luce del nostro essere divini.
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Giovanna Spinelli