Sogni e simboli, lo Spirito Santo
Sogni e simboli, la nave o barca
La sfiga non esiste, introduzione al libro di Massimo Rodolfi che parla della necessità di essere completamente responsabili della propria vita per affrancarsi dall’ignoranza da cui ha origine la sofferenza.
Perché la sfiga non esiste? Perché siamo completamente responsabili della nostra esistenza, anche se non ne siamo consapevoli. Quello che voglio ottenere con questo libro è di fare un po’ più di luce sulla necessità di divenire coscienti di questa responsabilità. Sono anche convinto che diffondere questo punto di vista, e gli strumenti adeguati per comprenderlo, sia la sola via per aiutare l’umanità a uscire dalla sua condizione di sofferenza. Perché, sarà anche vero che la sfiga non esiste, ma la sofferenza ci riguarda sicuramente tutti.
Potendo facilmente accertare questa cosa, ci siamo mai posti veramente il problema di come far cessare le nostre sofferenze ed eventualmente quelle del mondo attorno a noi? Volendo vedere la questione da una prospettiva meno sfigata, quanto gioiamo veramente? Che spazio occupano nella nostra vita la leggerezza, la gioia, la capacità di sorridere e di amare, l’abilità nel realizzare ciò in cui crediamo? Quanto abbiamo stabilizzato nella nostra coscienza ananda? Non la Nanda, diminutivo di Fernanda, una cara amica di mia nonna, che abita tuttora in una delle case popolari del mio paese, bensì ananda, in sanscrito la beatitudine.
Ma poi, diciamocelo, pensiamo veramente che si possa essere sempre contenti senza essere stupidi? Visto, fra l’altro, che siamo incazzati dalla mattina quando ci alziamo alla notte quando ci addormentiamo… E quanta energia abbiamo dedicato nella nostra vita, consapevolmente, ripeto consapevolmente, alla realizzazione della felicità nostra, delle persone che amiamo e anche di quelle che non amiamo? E chi ci ha mai detto cos’è veramente la felicità? E ammesso che qualcuno ce lo abbia anche detto, che birillo ci abbiamo capito? La sfiga non esiste. Sì, sì…
Questa affermazione potrebbe apparire inverosimile al senso comune, abituato da millenni a considerare come fattore imprescindibile della vita la fortuna, il fato, il destino, la sorte, il caso, la fatalità, la provvidenza, la combinazione, la circostanza, la coincidenza, l’aver finito la benzina, oppure la sfiga. Da sempre, la maggioranza dell’umanità attribuisce alla casualità la realizzazione di una parte consistente degli avvenimenti che la riguardano, e temo che affermare il contrario risulti essere leggermente controcorrente, specialmente qui in Occidente.
In Oriente è sicuramente più diffuso il concetto di karma, o legge di causa-effetto, che dovrebbe essere di fondamentale sostegno alla mia affermazione. Però, ad essere onesti, non è che, mediamente, un tassista di Benares, in India, mi sia sembrato tanto più consapevole della responsabilità della sua vita di quanto non lo sia il suo collega di una grande città europea (non me ne vogliano i tassisti, avrebbero potuto essere i salumieri, ma mi è tornato in mente il mio tassista a Benares…).
In pratica, cioè, non è che l’adesione natalizia (dovuta ai natali) ad una religione, o ad un sistema di vita piuttosto che ad un altro, cambi sostanzialmente l’atteggiamento oggi possibile da parte della coscienza umana nei confronti della vita. È poi anche vero che la scienza contemporanea non è in grado di rispondere alla domanda che ci interessa, se la sfiga esista o non esista, suffragandola con i risultati, riproducibili e verificabili, di ripetute analisi di laboratorio. La scienza, d’altronde, ancora si sta interrogando sul fatto che l’universo sia nel caos, anagramma di caso (sfiga?), se tenda o meno all’entropia o all’empochia, a seconda che ci sia troppa materia o troppo poca (forse non era proprio così…).
Ma ti pare a te che l’universo debba essere caotico, nato da un caso, e che possa finire o non finire grazie a un qualche accidente? Che anche l’universo debba essere così sfigato? È evidente che, allo stato attuale, la scienza…
Massimo Rodolfi
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- INDICE del libro “La sfiga non esiste”
- Introduzione
- Capitolo primo
- Perché la sfiga non esiste?
- Un indimostrabile assioma
- Capitolo secondo
- La teoria gravitazionale del karma
- Capitolo terzo
- La via di fuga dalla sfiga
- Capitolo quarto
- I frutti dell’albero che sta in mezzo al Giardino
- La vita nel Regno dei Cieli
- ConclusionI