
Meditazione e Kundalini

Come superare l’ansia con la respirazione
Una pratica regolare consente a chiunque di sperimentare i benefici dello yoga
Ma cosa intendiamo con praticare lo yoga? Prima c’è da sfatare un po’ di malintesi e solo allora la realizzazione dello yoga porterà con sé i benefici dello yoga, consentendo una vita più consapevole e armoniosa.
E’ sempre più diffuso l’interesse per la pratica di questa disciplina che viene da lontano, sia in senso temporale che spaziale, affondando le sue radici nei più antichi testi sacri che l’umanità abbia conosciuto, i Veda. Sempre più spesso viene consigliato lo yoga per la salute. Sì, perché tanti e tali possono essere gli effetti benefici sul corpo, sulla mente, ma soprattutto sul piano emotivo, in modo particolare per la gestione dell’ansia.
Viene detto che lo yoga sia la zattera che conduce dalle tenebre alla luce, dall’irreale al reale, dalla morte all’immortalità, come hanno dimostrato gli illuminati che nel corso della nostra storia lo hanno realizzato. Esso, basandosi sui due pilastri della meditazione e dell’ascolto di sé, rappresenta il fondamento per la ricerca interiore, favorendo un percorso graduale di comprensione di sé, del proprio posto nel mondo, della vita.
La meditazione deve farci dominare la mente, punto cardine di ogni trasformazione spirituale, inducendo come primo effetto una condizione basilare di equilibrio psicofisico. L’ascolto di sé esercitato continuamente nel corso dell’esperienza quotidiana ci mette in contatto con autenticità con ciò che ci motiva realmente.
Al di là di tanti aspetti teorici e culturali, la pratica dello yoga ha a che vedere con la vita quotidiana, è proprio lì che trova la sua ragion d’essere. Perché è nelle torbide acque delle nostre emozioni, di fronte agli istinti più bassi che si agitano come mostri nel nostro inconscio, che noi dobbiamo trovare la forza di dominare con consapevolezza crescente gli aspetti inferiori, che condizionano negativamente la nostra esistenza. Dobbiamo reggere saldo il timone della coscienza per esprimere una condizione più elevata e integra.
Il nostro sole deve brillare alto e permeare il nostro essere. E’ così che lo yoga mantiene la promessa racchiusa nel suo etimo (aggiogare, unire): aggioga la natura inferiore alla natura Superiore. Ma non senza difficoltà, anzi attraverso il conflitto e la lacerazione della nostra coscienza che aspira sempre più al nostro cielo, la nostra anima, pur continuando ad essere attratta dalle lusinghe della materia.
Lo yoga non può essere relegato a misticismo da praticare al riparo di una grotta; deve essere esperienza diretta, permeare ogni angolo della mia esistenza fin negli aspetti più umili e banali della quotidianità. Si deve manifestare nei miei comportamenti. Deve produrre l’unione della coscienza derivante dalla presenza costante, che si traduce in consapevolezza e coerenza di sé.
Proprio stando lì dove mi trovo, al posto giusto nel momento giusto, perseguendo intenti costruttivi e luminosi dentro di me, porto a compimento la vera natura dell’essere umano che mi allontana via via dalla sofferenza e dall’ignoranza e mi restituisce serenità e benessere, a tutti i livelli.
Mentre ci adoperiamo a diventare delle persone migliori dentro di noi, apprendendo e praticando l’innocuità, curiamo noi stessi, gli altri e la vita. La mente diventa stabile, le nostre emozioni si acquietano; di conseguenza il corpo fisico conosce uno stato di armonia e benessere insolito.
Praticando con costanza in questo modo impariamo a stare al mondo, a rispettare la vita nelle sue molteplici forme e le sue necesessità. Così i benefici dello yoga diventano sempre più tangibili, così come la volontà di bene e la leggerezza dentro di noi.
Per maggiori informazioni sul contenuto di questo articolo ti rimandiamo ai corsi di meditazione a cura dell’associazione Atman presente su quasi tutto il territorio italiano ed in Svizzera https://corsimeditazione.yogavitaesalute.it/
Anna Todisco