Oggi è una bella giornata
La volpe e l’uva
Sono fatto così! un’affermazione che tutti prima o poi abbiamo fatto in maniera automatica, per giustificare un nostro comportamento e col sorriso sulle labbra.
Ma cosa c’è dietro queste parole? Che energie ci muovono, ci sospingono e delle quali non siamo consapevoli? O facciamo finta di non esserlo?
Ad un primo sguardo sembrerebbe un’aperta dichiarazione di impotenza, ma in realtà quando affermiamo questo generalmente vogliamo, come ho detto, giustificare un nostro comportamento. Questa affermazione è in realtà una maschera dietro la quale ci nascondiamo per non assumerci la responsabilità delle nostre azioni e per sfuggire le richieste che ci vengono fatte.
Con l’alibi della sincerità, del “seguire il proprio cuore” o di vivere secondo i propri “sentimenti” fino in fondo, in realtà si vuole fare i propri comodi senza tenere assolutamente in considerazione gli altri. Se ci soffermiamo un attimo a pensare al contesto relazionale in cui assumiamo questo atteggiamento ed ascoltiamo le forze che ci spingono da dentro in quel momento, possiamo percepire una nota di piacere nel fare soffrire l’altro e nell’affermare la propria (presunta) superiorità.
Inoltre questo è un modo per alzare un muro, per allontanare gli altri senza darsi nessuna possibilità di dialogo o di comporre la situazione, poiché questo implicherebbe da una parte la presa di responsabilità delle proprie azioni, dall’altra la grande fatica che il cambiare se stessi richiede. Il comportamento che ne deriva è profondamente egoistico, non si cura dell’altro, dei suoi pensieri, delle sue emozioni o delle sue necessità. Spesso all’affermazione “sono fatto così” si aggiunge un “mi dispiace” assolutamente menzognero. In realtà, il più delle volte, non dispiace affatto.
Infatti se si provasse un qualsiasi tipo di contrizione si cercherebbe realmente di modificare il proprio atteggiamento, evitando il giustificarsi. La natura umana è fatta così, la struttura della nostra coscienza ha queste caratteristiche. Come abbiamo rilevato più volte in questa rubrica, l’essere umano finché non giunge a compimento, finché non raggiunge la perfezione possibile nel regno umano, cioè quella che in oriente viene chiamata illuminazione, alberga in sé parti distorte che lo portano ad agire in maniera egoistica e anche distruttiva.
E’ proprio il caso di dire “siamo fatti così!”. Ma c’è una bella notizia: è possibile cambiare, anzi è inevitabile. La vita ci sospinge, ci pone progressivamente davanti a situazioni dalle quali non possiamo fuggire e che ci costringono a guardare dentro di noi e riconoscere il nostro egoismo e la nostra mancanza di attenzione nei confronti di ciò che ci circonda. Si chiama evoluzione.
Per approfondire l’argomento vi invitiamo a seguire la sezione “Psicologia dello Yoga” a questa pagina web: https://www.yogavitaesalute.it/categoria/psicologia-dello-yoga/ all’interno del portale della consapevolezza Yoga, Vita e Salute.
Maria Luisa Valentini