Sogni e simboli, l’albero – prima parte
Il buon samaritano Luca 10, 25-37 – prima parte
L’albero della vita, secondo alcune tradizioni religiose, fu posto da Dio nel Giardino dell’Eden, assieme all’albero della conoscenza del bene e del male.
Altra descrizione dell’albero per la grande importanza che ha come simbolismo è quella dell’Albero della Vita, l’albero di cui Adamo ed Eva nella tradizione cristiana mangiarono la mela, la mela della conoscenza del bene e del male. La simbologia dell’albero è altresì presente nel Nuovo Testamento con riferimento innanzitutto a Cristo e alla sua Croce. San Giovanni, nel libro dell’Apocalisse, con sottile allusione al costato trafitto di Cristo, da cui sgorgò “sangue e acqua” (Gv 19, 34), riporta in visione: “In mezzo alla piazza della città Santa e da una parte e dall’altra del fiume si trova un Albero di Vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni” (Ap 22, 2).
L’albero della vita qui è allegoria della Croce e le sue foglie simbolo della universalità della salvezza, recata da Cristo a tutti i popoli. Infine, nei Vangeli, l’albero è spesso presentato come il simbolo del regno dei cieli (così nella parabola del granello di senapa in Mt 13, 31-32: “Il regno dei cieli si può paragonare ad un granellino di senape, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo si annidano tra i suoi rami”. Allontanarci dal paradiso terrestre per seguire le nostre voglie e le nostre paure, fece sì che ci allontanassimo dal Padre per fare poi come il figliol prodigo che torna a Casa arricchito delle esperienze terrene.
Con rami di palme gli ebrei applaudirono Gesù quando Egli entrò in Gerusalemme: “Presero rami di palme e uscirono incontro a lui acclamando: “Osanna!/ Benedetto colui che viene nel nome del Signore …” (Gv. 12,13). Che dire dell’ulivo a noi così caro, l’ulivo benedetto viene distribuito durante la Domenica delle Palme, la domenica che viene prima della Pasqua. L’olivo è anche la pianta da cui si estrae l’olio, necessario all’uomo e indispensabile per i riti religiosi: sacerdoti e vescovi vengono consacrati con l’olio, con l’olio santo si impartisce la Cresima e si imprime anche l’Estrema Unzione o l’Unzione degli infermi: Cristo, Christhòs, in greco, significa ”unto”. E ancora, è proprio un ramoscello d’ulivo che la colomba riporta dopo il diluvio universale in segno di pace fra Dio e gli uomini.
L’Albero della vita nella tradizione ebraica costituisce la sintesi dei più importanti insegnamenti della Cabala e simbolo delle 10 Sefirot, le leggi dell’universo; può essere visto come la rappresentazione del processo di creazione che mette in opera, energie o potenze creatrici che emanano dal Creatore. L’Albero della Vita è la scala di Giacobbe, la cui base è poggiata sulla terra e la cima tocca il cielo. Lungo di essa, le molteplici forme, salgono e scendono in continuazione.
Mentre per quanto riguarda i sogni, In tutte le culture l’albero rappresenta il simbolo della sacralità della vita, esso è un archetipo, per l’uomo il tronco rappresenta il fallo, mentre la chioma è l’immagine protettiva del grembo femminile; il bosco rappresenta l’inconscio e l’ignoto. Sognare un albero e decifrarne il simbolismo significa tenere in considerazione la sua struttura fisica, le foglie, il tronco, le radici e la sua particolare caratteristica. È comunque sempre simbolo di forza e potenza creatrice, di rinnovamento, solidità e stabilità. “Dalle radici traggo il sostentamento per elevarmi al cielo”, questo è il messaggio dell’albero.
Per leggere la prima parte di questo articolo vi rimandiamo a questo link https://www.yogavitaesalute.it/sogni-simboli-lalbero-prima-parte/
Luciana Mologni