Sogni e simboli – prima parte
Riconoscimento degli ostacoli e valore dell’esperienza
Ritrovarsi, come è possibile sul sentiero della Vita? Per ritrovarci dobbiamo analizzare noi stessi, ciò comporta sentire come ci mostriamo in ogni azione.
Ritrovarsi, come è possibile sul sentiero della Vita? Per ritrovarci dobbiamo analizzare noi stessi, ciò comporta sentire come ci mostriamo in ogni azione.
Per ritrovarsi bisogna riconoscere che ci siamo persi, cosa non facile da definire se non siamo consapevoli del nostro comportamento. Nella nostra vita di tutti i giorni ora per ora, minuto per minuto, dovremmo essere sempre presenti al qui e ora.
Ci accorgiamo attraverso le difficoltà, che possono essere le nostre possibilità per ritrovarsi. Le nostre vite sono un insieme di azioni pensieri e sentimenti i quali ci aiutano ad accrescere la nostra consapevolezza, ed è questo movimento conflittuale che ci viene in aiuto.
Lo possiamo definire bene e male, luce e buio, ed è attraverso il conflitto che nella pratica significa sofferenza, da cui nasce una coscienza nuova. Non abbiamo coerenza nel nostro camminare sul sentiero della vita e come delle foglie al vento siamo trascinati dalle nostre spinte interiori, egoistiche, avide, incoerenti, producendo la perdita del sentiero maestro.
Quindi Ritrovarsi-Perdersi hanno la stessa qualità energetica, perdersi energia degradata, ritrovarsi energia elevata. Una frase mi ha colpito: “Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo.” (Henry Ford). Come diceva il grande maestro Mohandas Gandhi: il modo migliore per ritrovarti è perderti al servizio degli altri. Ritrova sé stesso chi perde il proprio io.
Quindi ritrovarsi è come dire vedersi di nuovo dopo una separazione, appena ci si ritrova ci abbracciamo con vigore e la gioia che sentiamo in quel caldo abbraccio ritroviamo la felicità di ritrovarci. A volte è necessario perdersi nei meandri della nostra personalità, per comprendere che stiamo sbagliando strada.
E il nostro sentirci perduti e separati da tutto e da tutti, ma soprattutto da noi stessi, ci porta a cercare la parte più alta di noi, la nostra Anima immortale, la quale è consapevole del nostro viaggiare sui sentieri della vita.
Questo viaggiare convulso frenetico ci distoglie dal renderci conto quanti giri e giri su noi stessi facciamo prima di arrivare ad un a meta, che ancora non conosciamo, una meta raggiungibile con la conoscenza data dall’esperienza, ed è allora che ci ritroviamo.
Purtroppo come umanità ci arriviamo attraverso la sofferenza, perché l’ignoranza fa da padrona, ancora e ancora . Non conoscendo come si manifesta la vita su questo nostro Bellissimo Mondo, per ignoranza (avidya), gioca una partita che sembra di questi tempi vincitrice, però non tiene conto della parte luminosa di cui noi esseri umani siamo composti, siamo Anime e dobbiamo ricordarcelo velocemente. Per ritrovarsi dobbiamo ricongiungerci con Essa, questo Angelo Solare bellissimo che noi siamo.
Per approfondire questo e tanti altri argomenti vi rimandiamo al blog https://www.yogavitaesalute.it/blog/ del portale Yoga, Vita e Salute.
Luciana Mologni